Parola di Giampiero Danti, l’uomo simbolo dello sci all’Abetone
Di Simone Ballocci
Mensile Quello Che C’è
“C’è tanta voglia di neve, c’è tanta voglia di rimettersi sugli sci”. Ne è sicuro Giampiero Danti, direttore generale della Società Abetone Funivie e membro del consiglio di amministrazione del Consorzio Skipass Abetone, vera e propria istituzione vivente dello sci sulle nostre montagne. “Uomo schietto, che ama la salvaguardia dell’ambiente e della sua montagna”: così lo presentava il nostro editore Guido Barlocco nel ritratto che a Danti aveva dedicato nel numero di marzo di quest’anno. Allora erano mesi di disperazione: la nevicata più incredibile degli ultimi decenni era caduta sulle nostre montagne proprio nell’anno in cui praticamente nessuno poteva sciare.
La ripartenza – Adesso, invece, c’è la speranza della ripartenza. “100% sulle seggiovie senza cupola; 80% sulle telegabine e sulle seggiovie con la cupola. Queste sono le cifre della speranza e della ripartenza che ci sono state concesse dal Governo e dal Comitato Tecnico Scientifico”. Insomma: per il comparto sci italiano che, dopo un anno orribile, torna a gonfiare il petto e a prepararsi per dare udienza e soddisfazione ai moltissimi appassionati dello sport invernale, questa stagione 2021-2022 potrebbe davvero essere quella giusta per risollevarsi. “Se volessimo fare un po’ di polemica – aggiunge Giampiero confermando la sua solita schiettezza – potremmo far notare a chi da Roma decide queste cifre che fa un po’ storcere il naso vedere alcuni cinema e teatri aperti al 100%, e le nostre telegabine, dove si sta per dieci minuti e a finestrini aperti, solo all’80%. Ma va bene così: ci accontentiamo, anzi, ce li facciamo bastare per tornare a lavorare”.
Il comparto dell’Abetone non si è mai fermato – In realtà, anche durante l’anno orribile l’Abetone è riuscito a non fermarsi mai. “Il nostro comparto – racconta Giampiero – ha un nome riconosciuto e riconoscibile a livello internazionale: tutti ci dicono quanto si veda il nostro ‘marchio di fabbrica’, la nostra costante volontà di tenere le piste in maniera perfetta ed impeccabile”. Ed è un marchio di fabbrica che, insieme alla capacità ricettiva del territorio, ha richiamato all’Abetone ben 95 gare ufficiali. “L’agonismo era praticabile anche in tempi di lockdown – spiega il direttore generale – e quindi abbiamo avuto la possibilità di far lavorare la nostra società e tutto il comparto facendoci punto di riferimento per le gare e le manifestazioni professionistiche. Questo vuol dire allenatori, atleti, sci club e staff che, sul comprensorio, si sono allenati, hanno gareggiato, hanno vissuto la nostra neve. Con questo ottimo risultato siamo riusciti a dare agli alberghi una copertura del 55, 60% della capienza. Il che, in tempi di neve chiusa a tutto il dilettantismo, è stato un gran bel successo per noi e soprattutto per il nome dell’Abetone in Italia e nel Mondo”.
La voglia di neve – Agonisti che di solito sono i soli sciatori che usufruiscono nel periodo estivo delle stazioni alpine come Cervinia e come lo Stelvio che, invece, quest’estate hanno registrato un interessante, numeroso afflusso anche di amatori. “Questo ci dà davvero buone speranze per questa nuova stagione che viene: se quest’estate in molti hanno preso d’assalto i comprensori alpini c’è da sperare e da immaginare che la neve invernale dell’Appennino sia la meta per i moltissimi appassionati che non ci hanno mai fatto mancare il loro affetto e la loro presenza. Anche perché non si può sopire l’entusiasmo e la voglia di riprendere in mano gli sci, secondo me e secondo noi, in tutti quelli che sono ‘abituati’ a fare questo nostro sport sano, a contatto diretto con una Natura stupenda come quella della montagna d’inverno, in un ambiente curato e sereno come il nostro”.
I prezzi? “Gli stessi degli altri anni” – In tempi di carestia derivante dall’esorbitante aumento dei prezzi delle materie prime, dell’energia e dei servizi, il Comprensorio dell’Abetone ha deciso di non ritoccare se non in alcuni marginali casi i prezzi dei propri servizi: “Abbiamo coscientemente deciso di mantenere più o meno le stesse tariffe – conferma Danti – salvo alcune corse che sono state ritoccate di un euro, massimo un euro e mezzo. Questo per incentivare la presenza degli appassionati e per non fare brutte sorprese come sta per accadere in molti altri comprensori dove, sappiamo, ci saranno dei rincari anche del 10-20%”. Non solo: all’Abetone c’è stata anche completa serietà nella gestione della chiusura dello scorso anno: “Chiunque abbia voluto il rimborso è stato accontentato; chi invece ha voluto mantenere il proprio diritto d’accesso lo potrà tranquillamente usare quest’anno. In tutti e due i casi, comunque, non abbiamo previsto nessun rincaro. Non si specula su situazioni come queste”.
L’Abetone è perfettamente pronto – Quindi, si riparte. E l’Abetone come si è preparato? “Saremo completamente pronti – afferma convinto Giampiero – per dare una sciabilità perfetta in ogni nostra pista: il nostro fiore all’occhiello, il nostro perfetto mantenimento degli impianti sarà ovviamente l’obiettivo principale anche e soprattutto quest’anno. Lo dicevamo prima: il nostro ‘marchio di fabbrica’ della puntigliosa preparazione di ogni spazio tale è e tale deve rimanere. Per questo, tutti gli impianti saranno disponibili, tutte le manutenzioni sono state completamente realizzate e certificate, e siamo praticamente pronti anche con gli impianti di innevamento. Appena ci sarà il giusto freddo, quindi, sia che caschi dal cielo, sia che piova dai cannoni, ci sarà anche la giusta neve per tutti”.