L’obiettivo di questa escursione è il Monte Libro Aperto, una delle mete più apprez.zate dell’Appennino Tosco-Emiliano. Con i suoi 1940 metri, è la seconda cima più alta dopo il Monte Cimone e offre un panorama mozzafiato a 360° dalla sua vetta. Il percorso inizia dall’Abetone: prima delle iconiche “Piramidi” che segnano il passo, si svolta a destra verso Monte Maiori. Dopo poco si trova una sbarra dove si parcheggia. I primi quattro chilometri si percorrono su una strada forestale pianeggiante, attraversando un’area attrezzata per picnic. Qui la strada si divide: ho scelto quella di sinistra per raggiungere più rapidamente la località La Verginetta, ma anche l’altro percorso conduce allo stesso punto. Per i più allenati, c’è un sentiero che attraversa Monte Maiori, un piccolo poggio prima della vera salita.
A La Verginetta (1400 metri), si trova il rifugio “La Casetta di Lapo”, recentemente riaperto, dove si possono gustare piatti tipici di montagna, anche se non offre posti letto. Da qui si può già ammirare il Libro Aperto che svetta imponente a quasi 2000 metri. Le opzioni per proseguire sono due: il sentiero di crinale 00, più impegnativo e ripido, o il 495, che inizia su una strada più agevole attraverso il bosco, con solo l’ultimo tratto più ripido. Ho scelto lo 00 per la salita. Il percorso è ripido, soprattutto all’inizio, ed esposto al sole in prateria aperta, ma nella parte finale, prima della prima cima, il sentiero diventa meno faticoso e permette di riprendere fiato. Il sentiero prosegue quasi in orizzontale sotto la prima cima e porta al passo tra le due vette, dove convergono diversi sentieri. Da qui ho raggiunto la prima cima, a 1800 metri, per una breve sosta, e poi sono sceso di nuovo al passo per proseguire verso la cima principale.
Il panorama dalla vetta è straordinario: si estende fino al mare e alle Alpi Apuane, offrendo uno spettacolo incredibile, nonostante alcune zone fossero coperte. Dopo aver ammirato la vista, ho iniziato la discesa lungo il sentiero 495, un percorso più facile e meno ripido, anche se leggermente più lungo. La discesa è stata piacevole, soprattutto l’ultima parte che si snoda nel fresco del bosco. Al termine, ho fatto una sosta al rifugio per una crostata ai lamponi, prima di riprendere la via del ritorno. In totale, il percorso è stato di quasi 14 chilometri con un dislivello di circa 800 metri. Una giornata davvero soddisfacente